“Da un altro tempo” di Antonio Ballerini

Titolo

Di un altro tempo

Autore

Antonio Ballerini

Editore

Priuli e Verlucca

Sinossi

Hanno ancora qualcosa da dirci le fiabe e le leggende che una tradizione plurisecolare ha saputo traghettare, più o meno inalterate, fino a noi? Oppure è destino che siano condannate all’oblio, trascinate insieme a un mondo – quello contadino – nei gorghi di una combattuta modernità? Lungi dal voler fornire una risposta, questo libro si limita a risolvere la domanda in un’operazione filologico-letteraria. Da una parte, dunque, il recupero e l’attenta contestualizzazione di alcuni frammenti di folklore alpino nella speranza di riuscire a intravedere in essi, con Calvino, «la perduta logica che governa il mondo delle fiabe». Dall’altra il tentativo di riscriverli, per trasformare gli sparsi lacerti di un repertorio che ormai sembra avere poco o niente da raccontare in racconti: otto racconti fantastici che ritessono la trama di altrettanti spunti offerti dalla narrazione popolare scavando nel passato per andare oltre il passato, verso quei ‘fondamentali’ che forse ancora giustificano – e hanno giustificato, e giustificheranno – il tempo precario degli uomini.

Biografia

Antonio Ballerini è nato il 13 aprile 1962 nella Maremma toscana. Oggi vive e lavora, come insegnante, nella provincia di Firenze.
Dopo un percorso di formazione piuttosto ‘regolare’ (maturità classica e laurea in Lettere presso l’ateneo fiorentino) nel 2014 ha pubblicato Cristalli di memoria (Alpinia), romanzo liberamente ispirato alla figura di Arnaldo Berni, giovanissimo Capitano degli Alpini scomparso nel settembre del ’18 sulla cima del San Matteo (la medesima vicenda biografica è oggetto del docufilm di Matteo Raffaelli «Il Capitano dei ghiacci» – in onda su Sky e su Rai Storia – che si avvale dichiaratamente del suo lavoro). Il libro ha ottenuto riscontri di importanza via via crescente (Premio La tua montagna le tue emozioni; Premio Alpini sempre…) fino a risultare vincitore, nel 2016, del Premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi.
È inoltre autore di un volume monografico – frutto di una ricerca protrattasi per oltre un trentennio – incentrato sull’opera tragica di Lodovico Dolce (noto poligrafo veneziano del XVI secolo) e sulla circolazione del pensiero riformato nell’Italia del Cinquecento dal titolo L’innocente langue e ragion cerca invano: il mito attraverso lo sguardo degli sconfitti nelle tragedie ‘riformate’ di Lodovico Dolce (Edizioni CLORI, 2021), della Voce dolce, nel 2022 su “Ereticopedia: dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo”; di un articolo su Mario Rigoni Stern contenuto nella silloge Mario Rigoni Stern: un uomo tante storie nessun confine pubblicata da Priuli & Verlucca e premiata nel 2019 al Leggimontagna.

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