“Fame Blu” di Viola Di Grado

Titolo:

Fame blu

Autore:

Viola Di Grado

Editore:

La Nave di Teseo

Sinossi:

Dopo aver perso il fratello gemello, un’italiana solitaria lascia Roma e si trasferisce a Shanghai, la città dove lui sognava di vivere e aprire un ristorante. Lì, mentre insegna italiano ai cinesi, incontra una ragazza enigmatica: Xu. Anche Xu è in fuga da un passato turbolento: un padre violento, una madre evanescente, una famiglia numerosa che la voleva maschio. Accomunate da una solitudine che somiglia a una fame implacabile, le due ragazze si avvicinano sempre più l’una all’altra, divise tra il bisogno di affetto e la tentazione oscura di superare il limite oltre il quale il linguaggio si disgrega e l’eros diventa divoramento. Tra fabbriche tessili abbandonate e mattatoi degli anni ’30 scoprono una dimensione estrema in cui mordersi, appropriarsi dell’altra, è parte essenziale del rito amoroso.

Biografia:

Viola Di Grado è figlia di Antonio Di Grado, italianista e uno dei massimi studiosi di Sciascia e De Roberto, e di Elvira Seminara, scrittrice. Si è laureata in lingue orientali a Torino. È stata in Erasmus a Leeds. Ha viaggiato in Cina e Giappone specializzandosi in filosofia cinese a Londra. Il suo primo romanzo Settanta acrilico trenta lana è stato pubblicato da e/o nel 2011. Ha tradotto opere di autrici come Joyce Carol Oates, Jami Attenberg e Anne Boyer. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo anche: Cuore cavo (E/O 2013); Fuoco al cielo (La Nave di Teseo 2019); Fame blu (La Nave di Teseo 2022).

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