“Fratello cattivo” di Sandro Gros-Pietro

Titolo: Fratello Cattivo

Autore: Sandro Gros-Pietro

Editore: Neos Edizioni

Sinossi: Il ricchissimo Harvey, in un’analisi a ritroso della sua esistenza, sostituisce i Dieci Comandamenti con i Dieci Fondamenti della Ricchezza, divinità della quale si ritiene sacerdote, che gli fornisce un alibi per ogni suo misfatto. Ma fra le pagine della memoria affioreranno fatti che non potrà semplicemente archiviare; il Quinto Comandamento infatti, “Non uccidere”, sarà la soglia della sua follia. Harvey Russell è un magnate londinese, proprietario di un impero finanziario, editoriale e televisivo. Si ritiene insignito del mandato di moltiplicare, senza sosta né scrupoli, i capitali a sua disposizione oltre ogni principio etico o religioso, evitando solo le maglie della legge. Nel giorno del suo ottantesimo compleanno, la bella moglie Shanti, gli fa un regalo che innescherà per la prima volta in Harvey un esame di coscienza. Il tycoon passa in rassegna le sue decisioni salienti, gli atti iniqui e illegali commessi, le relazioni ostili con la famiglia e in particolare con il fratello. Esamina la tavola dei Dieci Comandamenti e giunge al peccato più grave “Non uccidere”: ma riesce sempre ad assolversi. Per mantenere la sua anima più leggera di una piuma, si spingerà sulla soglia della follia, in un dialogo tra angeli e demoni, che gli ricordano il padre e che si proiettano sulla figura del suo futuro erede. Il protagonista di questo romanzo, la sua storia e il giudizio autoreferenziale che egli elabora, sono narrati da Sandro Gros-Pietro in un incalzare che sfiora inverosimilianza e nevrosi e tiene il lettore incollato fino all’ultima pagina.

Biografia: Sandro Gros-Pietro è nato a Torino nel 1946, dove vive. Nel 1980 ha fondato la Genesi editrice che dirige con la moglie Eleonora. In poesia tra il 1975 e il 2010 ha pubblicato nove raccolte di versi, ultima delle quali Le geoepiche e altri canti. Di narrativa ha pubblicato Da qualche parte è primavera, 1986, da cui ha tratto, con il regista Paolo Quaregna, la sceneggiatura Capogiro e Cuore spaccato, 2014. Ha curato una serie di antologie critiche, tra le quali alcune in collaborazione con Giorgio Bárberi Squarotti. Di saggistica ha pubblicato la traduzione dal greco dell’Elogio della calvizie di Sinesio, 2003; Liliana Ugolini: poesia, teatro e raffigurazione del mondo, 2005; La contemplazione della fiamma: Giuseppina Luongo Bartolini tra impegno e dolorosa luce, 2008. È responsabile della Rivista di formazione e di cultura Vernice; è Presidente dell’Associazione culturale Onlus Elogio della Poesia di Torino, e ha fondato il premio di Poesia Murazzi di Torino, giunto alla sesta edizione.

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