L’Altrove è adesso

Vinpeel degli orizzonti” di Peppe Millanta ( Neo. )

Rimase ad ascoltare mentre la notte gelida brillava di colori e le onde portavano il conto di tutti gli attimi che il mondo aveva vissuto fino ad allora. (… mi senti?… )

Ti sento Vinpeel, ho passeggiato in spiaggia alla ricerca di conchiglie, ne ho trovate parecchie e ho ascoltato le voci che racchiudevano.

Immagino l’autore di questo romanzo passeggiare in spiaggia, lasciarsi cullare dal rumore delle onde e osservare l’orizzonte, immaginare il viaggio, l’avventura, una vita tutta nuova … e considerare che spesso la vita tutta nuova si svolge senza spostarsi da dove si è.

Inizio la lettura del romanzo predisponendomi a una storia ricca di viaggi e vado avanti scoprendo che non ci si sposterà da Dinterlbild, la cittadina nella quale i personaggi vivono le loro vite. 

Vinpeel, protagonista bambino, suo padre Ned Bundy, il suo giovane e misterioso amico Doan, il suo datore di lavoro Biton, lo strambo Krisheb, l’ultima arrivata Mune, il prete Earl e altri abitanti che si incontrano nel particolare locale del signor Biton.

Dinterbild è isolata:

come si decide di arrivare a Dinterbild?”

 “non si decide di arrivare. Ci si scivola dentro. Senza accorgersene.”

 “e quando succede?”

 “quando si vuole dimenticare anziché soffrire”

Nessuno degli abitanti di Dinterbild pensa mai di andare via, convinto che non ci sia nulla al di là della chiesa, della locanda, delle poche case. 

Quando gli adulti si arrendono non resta che riporre fiducia nei giovani, meglio se bambini, ancora innocenti e incapaci di dar peso alle parole “non esiste”, perché i bambini hanno il dono della fantasia pura e hanno le energie e l’incoscienza per seguire i propri sogni:

Doan si grattò la testa, pensieroso. Guardò di nuovo Dinterbild e poi di nuovo le luci al di là del mare.

 “Già. Visto da qui, potrebbe anche sembrare…”

 “Magari è proprio così. Magari abbiamo finalmente trovato … l’Altrove…”

Vinpeel e Doan hanno trovato il loro Altrove, insieme a Mune e a Krisheb progettano di raggiungerlo e nel farlo si conoscono, crescono, cambiano. 

La storia parla, tra le altre cose, del rapporto tra Vinpeel e suo padre Ned Bundy, quest’ultimo passa il suo tempo isolato dal resto degli abitanti, si limita a scrivere messaggi, chiuderli in bottiglia,  affidarli al mare e sperare…

Ned Bundy non ha una moglie e Vinpeel non ha una madre. Questa figura manca, benché abbia un ruolo importante nella storia. 

Il miglior amico di Vinpeel è Doan:

Uno a tutti i suoi attimi, messi in fila uno dietro l’altro, e poi all’improvviso capita di perdere quello successivo. Di non trovarlo. Di avere un buco nella propria esistenza. In molti neanche se ne accorgono di averlo perso e tirano dritti all’attimo successivo. Ma non sanno che a quel punto non ha più senso andare avanti, perché tutti gli attimi successivi non significano niente senza quel-dannattissimo-attimo…

…li riconosci quelli che si sono accorti di aver perso un attimo, perché passano la vita intera a cercarselo dentro la tasca della giacca, o tra le nuvole, i in fondo a un bicchiere, o negli occhi di tutte le donne che incontrano, sperando che la vita prima o poi riparta, perché senza quell’attimo, sul serio,  la vita non riparte più.

Così ragiona il miglior amico di Vinpeel, in quello che è, a mio avviso, il passaggio cruciale di questo romanzo.

La storia raccontata è piacevole, adatta a un pubblico vasto,  ricchissima di dialoghi, scritta con uno stile semplice, musicale, poetico; la malinconia affiora nelle pagine, scaturendo dalla rassegnazione dei personaggi, le scene bizzarre, comiche, vissute da alcuni di loro, alleggeriscono, suscitando sorrisi. I temi trattati sono quelli dell’amore e della lontananza, della rassegnazione e della speranza, soprattutto della speranza che, come sanno anche i sassi, è sempre l’ultima a morire, anche quando un mare immenso, apparentemente senza fine, è tra noi e il nostro orizzonte, il nostro Altrove.

L’autore scrive: A chi sta ancora cercando la storia che ha dentro.

Mi chiedo se lui l’abbia trovata la sua storia, se sia questa di Vinpeel o se invece non sia solo l’inizio di un viaggio verso nuovi orizzonti, magari letterari.

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