Rassegna Stampa - Premio Letterario Giovanni Comisso

L’Italia perduta di Giovanni Comisso (Doppiozero, 13/05/2018)

di Alberto Saibene

Ci sono scrittori che, nonostante il favore della critica più avvertita, il piacere che offrono alla lettura, il Meridiano che li consacra nel canone novecentesco, restano sempre in secondo piano, in attesa di una popolarità che non arriva mai. Nonostante sia stato apprezzato da Montale, Contini, Pasolini, Piovene, Zanzotto e da vari altri critici o scrittori (negli ultimi anni Fofi e La Capria), nonostante esista una bellissima biografia di Nico Naldini, non è mai scoccata l’ora di Giovanni Comisso (1895-1969). Perché? Non c’è una sola risposta: il disordine con cui ha organizzato i suoi libri, spesso messi insieme riutilizzando cose apparse già in altri volumi, la posizione di outsider che tenne fin dall’inizio nella nostra società letteraria, l’incapacità di dare il ritmo del romanzo alla sua prosa, ma soprattutto, direi, Comisso non è in genere materia per professori universitari, quelli che stabiliscono canoni, valori e gerarchie della storia della letteratura…
(… segue)

L'Italia perduta di Giovanni Comisso (Doppiozero, 13/05/2018)
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