“Luce in una notte romana” di Alessandro Pierozzi

Titolo: Luce in una notte romana

Autore: Alessandro Pierozzi

Editore: Piemme

Sinossi: Se, nel lotto Sessantanove di via Rossellini al due, Testaccio, si alzano le voci o le mani, tutti pensano si tratti di lei, quella matta di Giovanna. Bella come una dea greca, atleta mancata, che si scatena a giocare a pallone coi ragazzini, generosa con i deboli, spietata con i forti, selvatica e incostante, Giovanna ha sempre accettato con dignità e ostinazione ruoli che non sarebbero nella sua natura, quello di moglie di un marito violento, di madre di due figli e di lavandaia.
Per tutto questo e per la vena di follia di cui spesso si investono le persone troppo autentiche, Giovanna non sta simpatica a nessuno, uomini e donne, seppur per motivi diversi. E non ha amici.
Fino al giorno in cui nella sua vita di grida, astio, botte prese e date arriva Anna. Anna è una madre amorevole, una moglie devota, viene da una famiglia di insegnanti e venera le lettere più di ogni altra cosa. E proprio su queste differenze apparentemente invalicabili si costruisce un legame che più che un’amicizia è un vero e proprio sodalizio. Una crepa di luce in due esistenze diverse, ma entrambe costrette dentro a un carcere domestico in cui ognuna, a modo suo, si sente rinchiusa.
Queste due piccole vite straordinarie si mescolano a quelle di altri indimenticabili inquilini del lotto Sessantanove e ci regalano uno spaccato di storia italiana nel secondo dopoguerra di incredibile fascino e verismo, in un periodo di profondi sconvolgimenti sociali, di repressioni, serrate, fabbriche occupate, ma ancora ricco di speranza nel futuro. Nei frammenti di queste esistenze fatte di violenze e soprusi, si svela un’umanità autentica che amando, soffrendo e lottando sopravvive a tutto.

Biografia: Nato a Roma il 19 gennaio 1941, di famiglia operaia, a ventun anni entra in fabbrica come manovale, fino a raggiungere la qualifica di operaio specializzato. Durante il periodo di cassa integrazione consegue il diploma di Perito Elettronico. Militante della fiom cgil, nel 1974 viene chiamato a far parte della segreteria della fiom provinciale di Roma, per poi passare al Regionale.
Conclude il suo iter sindacale a Pomezia. Nel 2001 va in pensione. Da sempre amante dei libri e lettore accanito, ha deciso di scrivere per i suoi settantacinque anni il suo primo romanzo, Luce in una notte romana, finalista al Premio Calvino.

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