“Pane e ferro” di Massimiliano Santarossa

Autore: Massimiliano Santarossa

Editore: Biblioteca dell’Immagine

Sinossi: Paesenovo sta tra Veneto e Friuli, nella grande pianura padana… come da sempre ripetono Enea, suo padre, sua madre e i molteplici protagonisti di “Pane e ferro”. Un microcosmo che ha visto passare tra le campagne sterminate, le strade di sassi e polvere e le case sorte a lato del grande fiume il Novecento intero, portando in quel piccolo borgo contadino due guerre mondiali e una epocale migrazione dai campi alle fabbriche, unica rivoluzione vissuta e accettata “qui da noi”. “Pane e ferro” racconta un’epopea famigliare lunga un secolo, dall’alba del 1895 al tramonto del 1999, dal nonno, vecchio patriarca, che nei due conflitti mondiali vive la tragedia del suo tempo, fino al figlio e al nipote, chiamati a ripercorrere l’intero secolo breve nei ricordi e sulla pelle, così da lasciarne testamento. Pagine vive e toccanti che dipingono il quadro di un mondo ormai lontano, dove la terra è stata solcata dalla “grande storia” ben più che altrove, e dove le “storie minime”, intime e umane, parlano delle fatiche e delle conquiste di un popolo dimenticato: i “metalmezzadri”. Donne e uomini con la schiena piegata sulla terra da coltivare e i corpi nel ferro da costruire.

Biografia: Massimiliano Santarossa è nato nel 1974 a Villanova (Pordenone). Considerato uno dei principali scrittori del nuovo realismo italiano, ha pubblicato i romansi Storie dal Fondo, Gioventù d’asfalto e Padania per Edizioni Biblioteca dell’Immagine, una “Trilogia del Nord” che spazia dagli anni ottanta ad oggi, Viaggio nella notte e Il Male per Hacca edizioni, Hai mai fatto parte della nostra gioventù?, Cosa succede in città e Metropoli per Baldini & Castoldi. Pane e ferro è il suo primo romanzo storico centrato sul novecento, narrato dalla parte del popolo, dei contadini, dei metalmezzadri. I suoi libri sono tradotti in Francia e Turchia.

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