“Perduto in Paradiso” di Umberto Pasti

titolo: Perduto in Paradiso

autore: Umberto Pasti

editore: Bompiani

sinossi: All’inizio di questo libro Umberto Pasti è un quarantenne che ama la bellezza. Ha viaggiato e vissuto. Ma nulla lo ha preparato a ciò che sta per succedergli. Nei pressi di un villaggio sperduto sulla costa atlantica del Nord del Marocco, stanco dopo una lunga camminata, si addormenta sotto un fico. Quando si sveglia ha subìto una metamorfosi. E’ diventato un giardino. Rohuna è un luogo estremo e insospitale, quasi inaccessibile, senza acqua, senza luce, abitato da ragazzi violenti, donne fiere, vecchi saggi e spiritelli logicamente molto dispettosi. Ma è anche bella e solenne come l’apparizione di un dio. Per esistere, per realizzarsi, il giardino deve trasformarsi in giardiniere. Ecco le fatiche titaniche, il viavai dei muli carichi di terra, la pista scavata a mani nude, le piante salvate nei cantieri che sfregiano il Paese, la ricerca affannosa dell’acqua, l’invasione degli scorpioni. Ecco i ragazzi diventare prima amici e poi giardinieri, i malati da curare, i bambini da istruire. Ecco il paradiso farsi sempre più reale. Nonostante le battaglie legali, le minacce di affaristi senza scrupoli, la pressione crescente di un turismo predatore, in questo tempo di conflitti feroci tra Islam e Occidente Rohuna resta il luogo unico e insostituibile in cui un uomo venuto da lontano ha riconosciuto la sua casa e la sua famiglia. E, come alla fine di un rito iniziatico, ha trovato se stesso.

biografia: Umberto Pasti è nato il 5 Novembre 1957 a Milano. Dopo la laurea in filosofia della storia, ha collaborato con il Giornale, scrivendo di letteratura, di arte e costume. Ha fatto della natura del Nord Africa la protagonista di quasi tutti i suoi libri, a partire dal suo romanzo di esordio L’Età fiorita (2000). Ha scritto tra l’altro: L’Accademia del dottor Pastiche (2008), Giardini e no, Manuale di resistenza botanica (2010), Più felice del mondo (2011), Animali e no (2016).

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