Roberto Corradini, Il sangue e l’inchiostro

editore Curcu&Genovese

Un romanzo epistolare in dodici lettere, dal 1892 al 1937.

Sinossi
Enrico e Giovanni sono due fratelli di Trento, nati nell’Ottocento, sudditi austriaci ma di madrelingua italiana.
Per i primi vent’anni della loro vita, condividono gli affetti familiari, i giochi con i coetanei e le compagnie giovanili; frequentano assieme la scuola elementare, la chiesa e l’oratorio; lavorano, gomito a gomito, presso la falegnameria del padre.
Nel 1891, spinto più dallo spirito di avventura che dalla necessità, Giovanni lascia la casa paterna per emigrare dapprima in Brasile e poi negli Stati Uniti.
Sebbene separati dall’oceano Atlantico e benché molto diversi per temperamento ed inclinazioni professionali, i due fratelli vogliono però mantenersi in contatto, coltivando la speranza di riabbracciarsi di nuovo.
Confidando sempre nell’incerto e intermittente servizio postale di allora, si scrivono per più di quarant’anni.
Riescono così a trasformare il loro rapporto di sangue in un appassionato rapporto d’inchiostro.
«Non sono lettere autentiche – dichiara l’autore – non sono uscite da qualche archivio o cassetto familiare, non sono state semplicemente rivedute e corrette. Le mie fonti non sono scritte, ma soltanto orali. Racconto storie private (a volte liete, a volte drammatiche) raccolte a voce da più testimoni. Ho “romanzato” le lettere, tutte però basate su fatti realmente avvenuti e tutte rispettose del loro particolare contesto storico»

 

L’autore

Roberto Corradini è nato a Trento nel 1949. Laureato in Sociologia, è stato insegnante in diverse scuole trentine.

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