“Scuola di felicità” di Gian Mario Villalta

titolo: Scuola di felicità

autore: Gian Mario Villalta

editore: Mondadori

sinossi: La vita di un professore non è mai facile: la noia nello sguardo degli studenti, la loro smania di guardare i cellulari durante la lezione, l’aria che, tra ormoni e finestre chiuse, si fa ben presto irrespirabile. E in più la consapevolezza che “gli studenti che vanno bene avrebbero buoni voti con qualunque insegnante; quelli che vanno male invece vanno male con te”. È così anche per il protagonista di questo romanzo, un professore di Lettere, cinquantenne, vedovo, solitario, che da tempo ha perso la fiducia nell’incanto del suo lavoro. E di incanto non c’è nemmeno l’ombra nella rivoluzione messa in atto dalla nuova Dirigente scolastica, Lisa Bardella – un passato politico aggressivo –, decisa a razionalizzare la scuola in base ai più moderni criteri di valutazione e a renderla una vera e propria “Scuola della Felicità”. Obiettivo principale è aumentare la “Fil”, ovvero la Felicità interna lorda, ma anche, o forse soprattutto, recuperare iscritti. Nel frattempo, nell’istituto cominciano a verificarsi strani avvenimenti: chi si intrufola in piena notte per dipingere sulle pareti enigmatici murales di protesta? E perché gli studenti si sono divisi in due fazioni concorrenti, i Marci, contrari a quello che considerano un degrado dell’istituzione scolastica, e i Benesserini, sostenitori invece della Dirigente e dei suoi metodi? Il professore, ormai abituato a tenersi a debita distanza dagli affari della scuola, si ritroverà suo malgrado coinvolto quando alcuni suoi alunni lo chiameranno in piena notte chiedendogli aiuto. Gian Mario Villalta, professore lui stesso, scrive un commovente romanzo di formazione, in cui ad affrontare un processo di profondo cambiamento non sono solo gli adolescenti, ma anche il loro insegnante, che alla fine di un anno scolastico che ricorderà per tutta la vita ritroverà, forse, un senso nel proprio, preziosissimo, lavoro.

biografia: Gian Mario Villalta è nato nel 1959 a Pasiano in provincia di Pordenone. È direttore artistico del festival pordenonelegge. Tra le sue raccolte di poesie: Vedere al buio (Luca Sossella, 2007), Vanità della mente (nella collana “Lo Specchio”, 2011, Premio Viareggio) e Telepatia (LietoColle, 2016). Altrettanto intensa la sua attività di studioso e di critico. Con Stefano Dal Bianco ha curato il Meridiano Le poesie e prose scelte di Andrea Zanzotto. Per Mondadori ha pubblicato vari romanzi, tra cui Tuo figlio (2004) e Alla fine di una infanzia felice (2013), e il saggio Padroni a casa nostra (2009).

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