“Tornerò ad Aleppo” di Emidio Parrella

Titolo:

Tornerò ad Aleppo

Autore:

Emidio Parrella

Editore:

Sillabe di Sale Editore

Sinossi:

L’Ulisse proposto è un fuggiasco mediorientale costretto ad abbandonare Aleppo a causa della guerra cruenta che la sconvolge. La sua diventa una avventura nuova verso l’Europa nella volontà di proporre la propria identità culturale ad una realtà che appare molto diversa e lontana dalla propria civiltà, ma che in sostanza è anch’essa alla radice della civiltà europea. Un viaggio, una fuga in Europa per riprendersi la propria identità, ma soprattutto per dimostrare che il mondo civile occidentale molto deve ad una tradizione profonda che l’oriente ha trasmesso e trasmette in via sotterranea alla nostra tradizione. La conseguenza potrebbe essere il cammino parallelo di religioni e civiltà diverse , in un sincretismo apparentemente mistificatorio, ma di fatto profondamente rivissuto e vissuto. L’avventura di questo nuovo Ulisse, ben diverso da quello omerico, dantesco o joyciano comincia ad Aleppo distrutta per proseguire attraverso la Siria, oggi più che mai martoriata dall’invasione turca, verso la Sicilia, Palermo, Napoli, la Francia. È un’avventura di ricerca identitaria, anche attraverso l’uso della violenza, ma che mira ad una attestazione della propria identità culturale, sociale religiosa e anche economica in una Europa che sembra nicchiare o ancor peggio non rendersi conto di quale trasformazione il medio-oriente è nell’attuale momento portatore.

Biografia:

Emidio Parrella è stato docente nei licei e professore a contratto presso l’Università di Napoli “Federico II” e presso l’Università di Salerno nella S.I.C.S.I. nella quale è stato supervisore. È stato membro della Commissione scrittori, operante presso l’I.N.P.S. per il fondo “P.S.M.S.A.D.” Pubblicazioni: “Ai Confini della Ragione”, Rebellato editore, 1979. “Le parole del quotidiano”,Gabrieli editore, 1997. “Machiavelli e Guicciardini autobiografia epistolare”, Nicola Calabria editore, Patti, per il “Centro studi Tindari”, Patti, 2013.

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