Viaggiatori del cielo. Omaggio a Maria Corti

Viaggiatori del cielo. Omaggio a Maria Corti

Questo volume in omaggio a Maria Corti, Viaggiatori del cielo, è nato in occasione dei vent’anni dalla sua morte, per ricordare la sua figura poliedrica di filologa e storica della lingua, dantista controcorrente, semiologa, consulente editoriale, critica militante e narratrice. Tra le sue creazioni più importanti la realizzazione del Fondo Manoscritti dell’Università di Pavia, un centro dedicato alla conservazione e allo studio di testimonianze autografe di autori italiani moderni e contemporanei.

Maria Corti bambina_con i genitori

L’idea del volume è nata lo scorso autunno in seno al Premio Comisso, della cui giuria faccio parte da qualche anno, quando mi sono resa conto che stavano maturando i vent’anni dalla sua morte. Un tempo lunghissimo e anche molto breve che ci fa percepire viva la sua presenza e insieme una distanza incolmabile. Un tempo sghembo il nostro, il passato viene inghiottito con rapidità nel pozzo dell’oblio e le riemersioni rischiano di arrivare sempre con maggiore ritardo. Così i vent’anni sono un tempo giusto per una nuova giovinezza di Maria Corti, i cui testi possono tornare o continuare ad essere letti con profitto. In fondo lei lo sapeva, e ne era contenta, con il passare degli anni accanto alle sue letture critiche, sarebbe cresciuto il peso della sua scrittura narrativa, si sarebbero letti e apprezzati meglio i suoi romanzi. Credo che questa sia la parte della sua eredità con maggiore vitalità e possibile diffusione anche tra i giovani lettori di oggi. Cominciamo da L’ora di tutti, una lettura nutriente e di grande attualità. Oggi come ieri come sempre.

Quando ho iniziato a frequentare Maria Corti – ero una sua allieva adottiva, poi diventata una specie di confidente editoriale, perlomeno per il tempo in cui ha continuato con assiduità a pubblicare con la casa editrice Bompiani – nei suoi racconti c’era sempre qualcosa che riguardava il Premio Comisso che per me era diventato un premio di riferimento sia per la qualità dei giurati sia per il suo modo di farne famiglia allargata e luogo di progetti e di incontri di studio. Era il Veneto dei poeti e degli scrittori: Zanzotto, Naldini, Boccazzi

Maria Corti al Premio Comisso, 1979

Maria Corti era entrata a far parte del Premio Comisso fin dalle prime edizioni degli anni Settanta e poi della giuria tecnica dal 1979 fino alla sua morte nel 2002. Una giuria in cui lei era l’unica donna con Sandro Meccoli, Giancarlo Vigorelli, Andrea Zanzotto, Silvio Guarnieri, Piero Chiara, Fernando Bandini, Nico Naldini, Cino Boccazzi, Bruno Visentini e Gianfranco Folena. E le sue gite trevigiane erano occasione per costruire una rete di rapporti che poi sarebbe mano a mano confluita in donazioni di carte al suo Fondo Manoscritti di Pavia che proprio in quegli anni prendeva forma.

Attraverso Maria Corti ho imparato quanto un Premio e il suo territorio possano essere motore di cultura, in un serrato dialogo tra spinte locali e controspinte nazionali, insomma come aveva scritto riguardo a Romano Bilenchi, uno scrittore da lei frequentato e amato, potremmo dire connotazione veneta e denotazione italiana (nell’Omaggio a Maria Corti l’intervento di Anna Modena rende conto con puntualità di questa rete centrata nella Marca trevigiana).

Maria Corti e Andrea Zanzotto

Resta il fatto che ricordare Maria Corti significa prima di tutto onorare la memoria di un intellettuale di qualità che ha contribuito in modo decisivo alla cultura italiana della seconda metà del Novecento e che ha lasciato testi di riflessione critica originali e romanzi che vale la pena recuperare alla lettura dei giovani e nelle scuole.

Nel volume Viaggiatori del cielo prendono la parola allievi, editori, studiosi, scrittori, poeti, e anche chi, non avendola conosciuta di persona e avuta come amica, ha trovato affinità e stimolo nei suoi testi, raccogliendone il testimone di lettori:
Fabio Pusterla
Gian Luigi Beccaria
Paolo Mauri
Mario Andreose
Anna Grazia D’Oria
Anna Modena
Francesca Caputo
Paolo Di Stefano
Salvatore Silvano Nigro
Francesco Permunian
Paola Capriolo
Antonio Moresco
Laura Pariani
Giuseppe Lupo
Giovanna Frene
Angelo Stella.

In appendice sono riprodotti due testi di Maria Corti: un racconto, Erbonne, dedicato a un piccolo borgo della Val d’Intelvi, e uno scritto del tutto inedito sul dialetto trevisano.
Benedetta Centovalli

Viaggiatori del cielo. Omaggio a Maria Corti, a cura di Benedetta Centovalli, Fidenza, Mattioli 1885, 2022.

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