“Foulard amaranto” di Celine Menghi

Titolo:

Foulard Amaranto

Autore:

Celine Menghi

Editore:

Genesi

Sinossi:

Ecco, tutto questo non è permesso da quel meraviglioso ibrido di poesia in prosa, di prosa ritmica, da quella “cosa scritta” che è il tuo Foulard amaranto. Di qui, aggiungo, la forte valenza pedagogica che si accompagna alla lettura: cioè, il tuo racconto esige un lettore, capace come te di abbandonare ogni sicurezza, garanzia retorica e anche esistenziale; di buttare corazze, guide, armature, e di affidarsi, nudo, alla bufera musicale di una parola vivente, non morta, non separata dal mondo: in ultima analisi, non letteraria. Un lettore formato dalla tua pagina, volta per volta, sorprendente, acuta e arguta nelle sovrapposizioni di tempi e spazi, nomade e provvisoria, di una fragilità dirompente. Un lettore femminile, si potrebbe dire, per una cosa scritta che trascorre da verso a verso, travestita da prosa, o all’incontrario; cosa scritta, non testo, di femminile, tenera concretezza.

Biografia:

Céline Menghi è nata a Milano e vive a Roma dove la­vora come psicoanalista. È membro dell’Associazione mondiale di psicoanalisi (AMP) e della Scuola lacaniana di psicoanalisi (SLP). È nel comitato scientifico del Consultorio di psicoanalisi applicata “Il Cortile” presso la Casa Internazionale delle Donne. È docente dell’Istituto freudiano per la clinica, la terapia e la scienza. Ha pubblicato testi di psicoanalisi su riviste italiane e straniere e tradotto o collaborato alle traduzioni dei Seminari di Jacques Lacan e Jacques-Alain Miller.
Ha pubblicato Invenzioni nelle psicosi, Quodlibet, 2008; Cinque pezzi difficili, Alpes, 2016; in narrativa Dire Mu, 2019, seguito da Blu cobalto, 2020, e nel 2021 (Ha) letto, tutti in edizioni Genesi.

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