Recensioni a “Piperita” di Francesco Mila

Peperita” di Francesco Mila

FRANCESCO MILA. PIPERITA. FANDANGOTalvolta, tra le pareti domestiche, si elevano muri ed è difficile poi abbatterli.La voce del silenzio divide e diventa, con il trascorrere del tempo, sempre più opprimente, asfissiante ed assordante. I ricordi ogni tanto affiorano, emergono dai cassetti della memoria e pesano come una condanna, bloccano psicologicamente e sono tutti tesi a rendere un’ossessiva testimonianza di eventuali sbagli ed errori.L’insolenza e l’arroganza del passato si devono conciliare con la confusione del presente ed allora, soltanto allora, il passato si perderà in un sussurro e consentirà al presente una piena ed effettiva realizzazione. … E LA VITA VERRÀ VISSUTA EFFICACEMENTE.Ogni sfumatura ed ogni sfaccettatura acquisirà la propria valenza e consentirà un dispiegamento adeguato degli eventi, il loro equo incasellamento, la loro inevitabile accettazione.Ed ecco configurarsi, quindi, lo spazio ed il tempo dell’amore, che potrà essere vissuto pienamente, nella sua più gratificante dimensione.

Rossella Durante

E’ un romanzo di formazione che ci racconta la storia di due fratelli, Lapo ed Emma, del loro padre e della loro madre ingabbiati in un matrimonio sbagliato, che renderà infelici sia i genitori che i figli. E’ il primogenito, Lapo, a raccontare e a raccontarsi.Negli occhi del protagonista sembrano accumularsi istantanee di un passato in cui riaffiorano i momenti topici delle esistenze dei due fratelli, dai più piacevoli ai più devastanti e dolorosi.Ed è il dolore il vero protagonista del romanzo, un dolore così intenso che quasi diventa materico, prendendo forma nei loro corpi, che mandano – ognuno attraverso il proprio linguaggio – segnali di un disagio esistenziale. Spesso, nella vita, sono proprio le cose di cui facciamo esperienza a farci paura e Lapo ha vissuto l’esperienza dell’abbandono da parte di una madre “distratta”, perciò ne teme il replicarsi, ed è spaventato dal suo rapporto d’amore con Greta, perché potrebbe essere causa di nuove e forse insanabili sofferenze. Ecco che le parole – sotto l’abile penna di Francesco Mila – vibrano di dolore e di rabbia, sentimenti ed emozioni che accompagnano ogni personaggio.E’ difficile leggere questo romanzo senza sentirsi completamente coinvolti nella storia dei due giovani, senza sperare in un futuro migliore per Lapo ed Emma, senza sperare che ritrovino la capacità di aprirsi alla vita e al suo rumore. Perché, forse, la conseguenza più devastante del dolore è proprio il silenzio, quello che impedisce ai due giovani protagonisti di urlare al mondo la propria rabbia, la propria sofferenza, il proprio malessere.

Ornella Durante

La giovanissima età dell’autore dà freschezza e modernità allo stile di scrittura che scorre accompagnando piacevolmente il lettore in un romanzo ricco di profonde riflessioni, colpi di scena, molte sorprese e qualche sorriso.Profondissime le analisi dei sentimenti, della complessità delle relazioni, degli effetti del dolore e della pericolosità del silenzio; mai didascaliche ma sempre efficacemente legate alla narrazione.Una famiglia allo sfascio non trova le forze neanche per portarsi rancore, ma precipita inesorabilmente verso l’annullamento dei legami affettivi, travolgendo anche i rapporti con gli altri al di fuori, con chi potrebbe salvarli e restituire un po’ di serenità.Tanta consapevolezza e tanta capacità di raccontare il dolore, in un ragazzo poco più che adolescente, fanno pensare ad una autobiografia, che sa non scivolare nell’autocommiserazione e nel facile compatimento.Molto bello questo romanzo di esordio: lo consiglio.

Flaminia Nigris Cosattini e Bruno Matosel Loriani

“Piperita” racconta una famiglia e, più in particolare, il rapporto tra fratello e sorella Lapo e Emma. La madre, Lucrezia entra ed esce dalle loro vite, trasportata come le onde del mare; Gioacchino, il loro padre, è un medico, un uomo taciturno che forse ha imparato molto dai libri di testo di medicina, ma non ha saputo impratichirsi con il linguaggio dei sentimenti. Emma si rifugia nelle proprie fantasie costellate di pesci parlanti e bambine principesse, è in quel mondo che lei diventa Piperita. Se l’esempio che hai in casa è quello di una coppia anaffettiva non c’è dubbio che gli strascichi di questa mancanza di calore si riverseranno anche su fratello e sorella. Il loro diventare adulti, fare le esperienze di tutti i giorni, confrontarsi con l’amore dovrebbe avere basi ben più solide.Devo dire che l’elemento che mi è piaciuto più di tutti in questo libro ha a che fare con la scrittura di Francesco Mila. Qualcosa che spero vivamente di trovare anche nei prossimi innumerevoli lavori di questo scrittore romano. Ho trovato in “Piperita” una freschezza di linguaggio e di immaginario, uno stile già maturo pur essendo lo scrittore ancora molto giovane (beato lui). Mi è sembrato come se Mila avesse cercato di lasciare in ogni pagina una parte di sé, qualcosa che rendesse la lettura sempre più personale e ciò, come dicevo, oltre essere legato al linguaggio utilizzato, alle piccole metafore spiazzanti, ha anche a che vedere con il mondo in cui i rapporti umani sono stati trattati: una profondità che sembra essere stata affrontata non a forza di cliché, bensì illuminando gli angoli oscuri che molto spesso vengono lasciati inesplorati.

Gianluigi Bodi

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