“Estate indiana” di Mauro Casiraghi

titolo: Estate Indiana

autore: Mauro Casiraghi

editore: Gaffi

sinossi: L’Indian Summer è l’illusione di una tregua dall’inverno, «la breve rivolta di tutto ciò che è mortale prima di soccombere alla morsa del gelo». Peter, da ragazzo, è stato divorato da un sentimento non solo fraterno per la sorella Celeste. Per sfuggire a quella passione ha scelto d’isolarsi, vive in Canada sulle rive solitarie di Dawn Lake, ma un incidente occorso al padre lo costringe a rincontrare Celeste e a partire insieme a lei per Milano. Un ritorno a casa che si svolge in un tempo sospeso, quasi irreale, lungo quel confine misterioso che separa la vita dalla morte. Un amore che come quello di Ulrich con la sorella Agathe (L’uomo senza qualità di Musil) vorrebbe rispondere con i fatti alla bruciante domanda «se un amore, per quanto grande, senza compimento fisico possa essere più che l’ombra di un amore?». Il romanzo stringe i due protagonisti ai nodi essenziali della letteratura – i conflitti familiari, la perdita, la ricerca di una identità – oltrepassando il confine che si erano imposti. E il preludio a una nuova vita che si svelerà soltanto alla fine del viaggio, in un radioso giorno di estate indiana.

biografia: Mauro Casiraghi, milano 1969, dopo la laurea in lettere in Canada, si diploma in sceneggiatura a Roma. Scrive per il cinema e la TV. Pubblica in Italia un soggetto per la Sacher Film di Nanni Moretti e diversi racconti su riviste e antologie nordamericane. Con il romanzo La camera viola (Fazi) vince il premio Carver e il premio Cassola

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