Elisabetta Rasy, Le regole del fuoco

editore Rizzoli

La I guerra mondiale ha rappresentato per milioni di donne un’occasione senza precedenti di emancipazione. Due di queste, molto diverse tra loro, si avvicinano e colgono, proprio in mezzo alla strage, la possibilità di essere felicemente se stesse.

Sinossi

È la primavera del 1917, anno terribile, della disfatta di Caporetto. Maria Rosa Radice a poco più di vent’anni lascia gli agi della sua casa a Napoli. Scappa da sua madre, dal salotto aristocratico che fino ad allora è stato il suo unico, soffocante orizzonte. La destinazione è la sola possibile per una donna non sposata: il fronte, in qualità di crocerossina.
In un piccolo ospedale sul Carso cura centinaia di feriti, li vede soffrire e morire. Un impatto brutale. Reso più disorientante dalla mancanza di informazioni su cosa stia realmente accadendo.
Maria Rosa trova il sostegno della compagna di stanza Eugenia Alferro, una lombarda che sogna di diventare medico. Giorno dopo giorno, le insegna a sopravvivere in corsia e a superare la paura. La guerra regala alle due ragazze una libertà altrimenti impossibile. Così, nel tempo, avvertono una passione inattesa crescere tra loro e a mezza voce, la notte, si dichiarano l’amore.
Non sanno se il futuro permetterà loro di rimanere vicine, entrambe però sentono di essere cambiate. Ora sono pronte a lottare per restare se stesse.

Un estratto della lettura.

Dalla nota che conclude il libro: «Questa storia è stata ispirata da antichi ricordi ma anche dalla lettura di molti diari delle infermiere volontarie della Grande Guerra. Attraverso le loro voci mi sono documentata sulla vita, le difficoltà e lo speciale coraggio di queste donne in guerra».

L’intervista video di «TuttoLibri».

La presentazione come libro del giorno a «Fahreneit» di Radio3.

 

Dicono del libro:

Gabriele Pedullà su «Il Sole 24 Ore»: «il fascino della vicenda è anche legato alla sfida di trovare una lingua adatta a far parlare il suo personaggio (nel complesso si tratterà di una lingua «di compromesso»: nettamente distinta da quella, assai più sobria, della cornice del racconto, ma anche restia ad imboccare fino in fondo la strada della mimesi di quello che avrebbe potuto essere il modo di esprimersi della adolescente Maria Rosa) […] L’ambientazione ospedaliera, con la sua ordinaria violenza, ha dunque nel romanzo una seconda funzione essenziale: mettere sotto tensione i codici espressivi di Maria Rosa, educata a una miscela di eccitazione lirica e rigorosa eufemizzazione. Per raccontare quello che vede, una signorina dell’aristocrazia del primo Novecento semplicemente non possiede le parole adatte».

 

L’autrice

Elisabetta Rasy vive e lavora a Roma. Ha esordito nel 1985 con il romanzo La prima estasi. Tra i suoi libri ricordiamo Posillipo, L’ombra della luna, Tra noi due, La scienza degli addii, Memorie di una lettrice notturna e Le regole del fuoco. Ha scritto per diverse testate giornalistiche tra cui «L’Espresso», «La Stampa» e il «Corriere della Sera». Attualmente collabora con «Il Sole 24 Ore».

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