“Incolpevoli per aver commesso il fatto, Storia di Cristina Pavesi vittima della mafia del Brenta” di Gianluca Ascione e Michela Pavesi

Titolo:

Incolpevoli per aver commesso il fatto, Storia di Cristina Pavesi vittima della mafia del Brenta

Autori:

Gianluca Ascione e Michela Pavesi

Editore:

Panda Edizioni

Sinossi:

Il 13 dicembre del 1990, la banda di Felice Maniero assalta il treno che da Venezia sta andando a Padova, cercando di rubare il carico di valori trasportato nel vagone postale. Ma sull’altro binario viaggia un altro convoglio, che verrà investito dall’esplosione del plastico usato per far saltare la blindatura. I frammenti uccidono Cristina Pavesi, ventenne, studentessa universitaria, vittima innocente di un atto violento e premeditato, che stava tornando da una discussione per la sua tesi di laurea. Questo libro ne racconta la storia e le conseguenze, grazie alla testimonianza di sua zia Michela e alla penna di Gianluca Ascione. Con le prefazioni dei rappresentanti di Libera, Gens Nova, Avviso Pubblico.

Biografie:

Gianluca Ascione, classe 1975, risiede tra Roma e Treviso, sua città natale. Laureato in giurisprudenza, collabora con uno studio legale. Nel 2008 ha vinto il premio Gran Giallo Città di Cattolica col racconto Fino all’ultimo respiro (ed. I Gialli Mondadori). Nel 2012 ha vinto il premio Gran Giallo di Romagna. Nel 2013 un suo inedito è stato inserito nella raccolta Montevarchi in Giallo. Per i tipi di Panda Edizioni ha pubblicato i noir Polvere & Ombra (#1 Kindle Store nella sezione Gialli e Thriller), Rapsodia in rosso e Fatti uccidere con protagonisti l’ispettore Rita Giannetti e l’investigatore privato Emidio Galasso, e i gialli Maledico il tuo sangue e Una crudele convergenza di interessi. Inoltre, ha pubblicato il thriller storico Le Canaglie del Venerabile, terzo classificato al premio Giallo Indipendente e vincitore del Premio Letterario Città di Ladispoli nella sezione riservata ai gialli e thriller.

Michela Pavesi, zia paterna di Cristina, dopo la maturità si è specializzata nel supporto all’handicap mentale e ha lavorato in questo settore per dodici anni occupandosi soprattutto di soggetti autistici e psicotici. Il suo impegno per ricordare la nipote Cristina e le altre vittime innocenti di mafia è sempre accanto alle associazioni Avviso Pubblico e Gens Nova. Dal 2021 è cittadina onoraria di Campolongo Maggiore.

Share