“Gli uccelli non muoiono mai” di Riccardo Drigo

Titolo:

Gli uccelli non muoiono mai

Autore:

Riccardo Drigo

Editore:

Priuli e Verlucca

Sinossi:

Qui si narra di un padre, di un figlio, e del loro cammino lungo la parte finale dell’Alta Via n 2, detta anche Via delle Leggende. Tanto è reale il percorso quanto è surreale il tempo dilatato del racconto, dalla primavera del primo giorno all’autunno del quarto. La montagna è scena e personaggio insieme. Non si esprime con le parole ma si fa capire lo stesso: fiori, profumi, colori, suoni e rocce raccontano storie che si intrecciano con quelle di un’umanità tanto inventata quanto vera. Dietro le apparenze di un diario di viaggio o nascosti nelle descrizioni botaniche affi orano i grandi temi della vita umana: il dolore, la morte, l’amore, l’abbandono e la nostalgia, l’amicizia, il rapporto tra padre e figlio, la ragione e la passione, e gli infiniti fili che ci legano alla natura di cui siamo spesso indegna parte. Tra le righe traspare un altro personaggio: la musica. La musica si sa non parla, ma col suo canto muove i cuori e le coscienze. Questo libro è un atto d’amore, a volte critico ma sempre appassionato, nei confronti della montagna e di tutto ciò che rappresenta. È dedicato a chi in montagna ci va, a chi finora non ci è mai andato, e a chi non ci andrà mai ma che in queste pagine forse si riconoscerà lo stesso.

Biografia:

Riccardo Drigo è nato a Portogruaro nel 1957. Maturità classica e un diploma in pianoforte al Conservatorio di Venezia. Ha sempre fatto il medico in ospedale, cominciando da un ex Sanatorio a Feltre e finendo col dirigere un moderno reparto di Pneumologia a Montebelluna, nella Marca Trevigiana.
Pur essendo nato in terra di palude ha sempre frequentato la montagna, fedele compagna delle sue fantasie. Una passione ereditata dai genitori, come la musica.
Per trent’anni ha vissuto ai piedi delle Vette Feltrine, innamorandosi della città e delle sue montagne.
Ha due figli, Matteo e Giulia.
Ogni tanto scrive musica e qualche poesia. Non ha mai scritto libri. Questo è il primo. Ci ha messo più di vent’anni a scriverlo. Nel suo futuro non vede una carriera di scrittore.
Da poco è in pensione: spera di continuare in qualche modo a fare il medico e a condividere con le persone che ama i sentieri della montagna, della musica e della fantasia.

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