Recensioni a “L’artista dell’anima. Giotto e il suo mondo” di Alessandro Masi

“L’artista dell’anima. Giotto e il suo mondo”

È colta e accattivante, la biografia romanzata di Masi, non nuovo alla scrittura, studioso di Dante, mai dimentico delle lezioni di arte medievale della straordinaria Angiola Maria Romanini. L’equilibrio da trovare, nel raccontare una storia parzialmente nota riempendo i buchi con la diegesi, è il rapporto tra conoscenza e intrattenimento. A chi è destinato il bel libro di Masi? A un pubblico colto oppure a chiunque, sia pur neofita, voglia avvicinarsi al mondo dell’arte? A metà del ‘300, il concetto di bello non può che coincidere con quello di giusto (estetica è etica e viceversa); ciò che è giusto viene da Dio. Nessun’altra strada è ammessa né concepibile. Masi sa tutto, forse vuol dire troppo, alienandosi qua e là il lettore ingenuo; approda a un toscano popolare (ricorrendo talvolta ad anacronismi linguistici come parvenu o nouveaux riches), gustoso, aneddotico, risultando comunque sempre gradevole e competente. E Giotto parla da sé, con la sua arte.
Jacqueline Spaccini-Iovinelli

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