“Vite negate” di Franco Buffoni

Titolo:

Vite negate

Autore:

Franco Buffoni

Editore:

FVE

Sinossi:

Mistificazioni, mascheramenti, censure e autocensure; anche di questo è fatta una vita, soprattutto le vite clandestine di chi ha dovuto nascondere la propria omosessualità per accordarsi a una norma eterosessuale, a lungo unica via per veder riconosciuto il proprio lavoro e i propri talenti. Persino la propria dignità. Dopo Due pub, tre poeti e un desiderio Silvia è un anagramma, Franco Buffoni torna a occuparsi di scrittori, musicisti, figure di potere, artisti e uomini comuni che hanno rivendicato o taciuto la loro identità. Fino ai casi di cronaca più recenti, questo prezioso lavoro è un catalogo di “storie di negazione dell’omosessualità avvenute anche quando i termini ancora non esistevano, ma i comportamenti, le negazioni e le sofferenze sì.” Attraverso i secoli e le geografie più disparate, l’autore ricompone e annoda i fili di una storia gay a lungo marginalizzata, e lo fa regalandoci un libro scritto con la lucidità dello studioso, la passione del poeta e il coraggio di un grande intellettuale.

Biografia:

Franco Buffoni, poeta, prosatore, accademico, attivista e figura di primo piano dei Gender Studies in Italia, è autore di numerosi libri di poesia raccolti nell’Oscar Poesie 1975-2012 (Mondadori 2012), a cui sono seguiti Jucci (Mondadori, 2014), Avrei fatto la fine di Turing (Donzelli, 2015), La linea del cielo (Garzanti, 2018) e Betelgeuse e altre poesie scientifiche (Mondadori, 2021). Nel 2019, per i cinquant’anni di Stonewall e la nascita del Pride, pubblica con Marcos y Marcos Due pub, tre poeti e un desiderio, al quale è seguito, per lo stesso editore, Silvia è un anagramma (2020). Dirige la rivista «Testo a fronte» ed è curatore dei Quaderni Italiani di Poesia Contemporanea.

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