“Homo homini lupus” di Roberto Meda

Titolo:

Homo homini lupus

Autore:

Roberto Meda

Editore:

Bertoni Editore

Sinossi:

L’autore racconta una storia avvincente, tutta tesa a scandagliare la natura umana. Sebbene la narrazione sia ambientata in un possibile, e non augurabile, futuro, parla di noi e pone numerosi interrogativi etici che ci costringono a pensare, a schierarci, a domandarci come agiremmo al posto dei personaggi. Il mondo descritto fa da specchio al nostro, così da rimettere in discussione le certezze sul nostro vivere e sull’organizzazione della nostra civiltà. Leggendo la storia di Adam, il protagonista del libro, umano in un mondo di superuomini, saremo inevitabilmente portati a ragionare anche sui nostri rapporti con le altre specie con cui condividiamo la terra e a ripensarne le relazioni. Il romanzo è una riflessione, non solo sulla scienza che, rinunciando all’etica, finisce per divenire dogmatica, ma soprattutto sull’egoismo fortemente insito nella nostra natura e che colora di sé ogni nostra scelta. Persino l’amore si rivela, pur nella sua forza, incapace di sfuggirvi perché anche le azioni più pure compiute in suo nome sono in realtà solo una risposta ai nostri bisogni.

Biografia:

Roberto Meda, nasce ad Asti nel 1977. Laureato in informatica. Fin dai primi anni 2000 inizia a dedicarsi alla scrittura e alla musica, talvolta mescolando entrambe. Scrive il suo primo romanzo, L’ultimo sogno, al quale seguirà L’ultima estate a Buonvicino, Tutto è già stato scritto e le Gabbie dell’anima.

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