Recensioni a “L’anno che Bartolo decise di morire” di Valentina Di Cesare

“L’anno che Bartolo decise di morire” di Valentina Di Cesare

Questo “racconto lungo” piuttosto che romanzo, è una piccola testimonianza di quello che io chiamerei “mal di vivere indotto dalla vita” della generazione di 35/45enni dei giorni nostri. L’anno non è mai definito con certezza e nemmeno l’età dei protagonisti e vengono citati gli episodi che, se vogliamo, nel giro di amicizie di ciascuno di noi sono “comuni”, un “già sentito”: Tizio e Caia che si stanno separando; Caio che ha perso il lavoro e si sente inutile; Pinco che sbarca il lunario come può. In questo giro di amici, Bartolo è quello più altruista, empatico, vorrebbe fare qualcosa per tutti infatti è l’unico che si preoccupa per Lucio che vede pian piano incupirsi sempre di più e cedere sotto il peso delle avversità della vita.Nell’anno in cui Bartolo decise di morire è morta una parte di lui quella che non ha potuto fare quanto avrebbe voluto per un amico.

Tamara Dalto

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