“La stanza delle mele” Matteo Righetto
“La stanza delle mele” di Matteo Righetto è un libro che relazione il senso di appartenenza con la forma narrativa della montagna. L’autore svela una storia misteriosa nella materia essenziale dello scenario inestinguibile delle Dolomiti, descrive il profumo dei paesaggi, il silenzio enigmatico dei monti, insegue la magia imperscrutabile dei boschi. Spiega l’ispirazione ancestrale dei luoghi attraverso la sfumatura leggendaria dei segreti, la solitudine resistente, il territorio delicato delle parole, l’asprezza ruvida dei comportamenti umani. Il protagonista, l’undicenne Giacomo Nef, vive con il nonno e, da orfano, si scontra quotidianamente con la crudezza dei sentimenti, l’insensibilità all’affetto, l’indifferenza alle emozioni. Lo spirito del bosco diventa il riflesso di una singolare inquietudine, inclina il versante imprevedibile della paura, nasconde il segno impenetrabile della natura velata della montagna e tenta di mostrare il vincolo della verità, oltre l’impronta superstiziosa della storia. La visione di Matteo Righetto è tutta nell’inconscio di Giacomo, che si porterà dietro nella vita, l’abisso della radice cupa del paese, il peso occulto di una scoperta sconvolgente.
Rita Bompadre