Dare forma all’abitare, immaginare una storia in cui la bellezza si articola in rivoli di motivi complessi, che afferiscono alla famiglia, alla memoria, al gusto per l’eleganza e la ri-scoperta. Questo è lo spirito di Alf Group, realtà tra le più significative del settore dell’arredamento internazionale.
C’è spesso una corrispondenza tra la cifra “esistenziale” di un’azienda e la sua “traduzione” fisica; gli edifici raccontano più delle parole, conservano caratteristiche vive, che svelano e interrogano al tempo stesso. Il grande showroom dell’azienda a Cordignano (TV) è, in questo senso, un vero museo dell’essenzialità, in cui le linee semplici, ordinate, si sposano con la ricercatezza della sperimentazione e con la consapevolezza che occorre oltrepassare i limiti per dar vita a qualcosa di originale, conservando intatta la purezza della tradizione. Alla zona espositiva si accede mediante una scala che metaforicamente proietta verso l’alto: splendida sintesi di un percorso in cui la ricerca è una continua ascesa, un lavoro di prospettiva e ingegno.



Lo mostra bene, del resto, la storia di questa azienda, nata dall’antico intreccio di ascolto e bellezza. Alf Group, riferimento per l’arredo Made in Italy con i marchi Alf DaFrè, Valdesign e ALF Italia, è un concentrato di saperi e pulsioni: il territorio, anzitutto, amato e rispettato per il suo carattere “fertile”, capace di offrire materia prima – il legno – e di saperla preservare, lavorare; l’innovazione, imperativo costante per una realtà in perenne movimento, dove la flessibilità si fa elemento distintivo – altro e non alternativo – di un settore a rischio standardizzazione; e infine il design, con la sua visione estetica e sofisticata con uno sguardo prospettico.
La scelta imprenditoriale del gruppo – quasi un imperativo etico – si fonda sulla valorizzazione dell’identità italiana, laddove l’attenzione al “saper fare” si lega alla ricerca stilistica dedicata al lifestyle contemporaneo. L’intera filiera produttiva è non a caso situata nel trevigiano, a rimarcare l’importanza di quelle radici che affondano nel 1957, quando Eugenio e Oliviero Piovesana (padre di Maria Cristina, attuale presidente e CEO di Alf Group) assumono le redini di Alf, la cooperativa Artigiana Legno Francenigo nata sei anni prima.






Siamo alle soglie del miracolo economico, il mercato interno ha fame di novità, di una bellezza declinata in chiave funzionale. Tra gli anni Sessanta e Settanta Alf partecipa infatti a fiere, si espande, si fa conoscere. Da Padova a Milano, da Colonia a Parigi le strade si dipanano e gli orizzonti si allargano. Nel 1980 la collaborazione con Paul Rosner porta la realtà aziendale ad investire negli Stati Uniti d’America, arrivando nel giro di dieci anni ad esportare il gusto italiano in Medio Oriente, in Sud America, in Russia.
Quell’incredibile capacità di reinterpretare il design a seconda delle esigenze e del luogo a cui si guarda è un tratto peculiare di Alf: «Siamo diventati, negli anni, degli artigiani industriali» dichiara Maria Cristina Piovesana, e in questa immagine è racchiuso il senso di un viaggio in costante mutamento, dove la personalizzazione del prodotto si accompagna alla capacità di leggere le sfumature, di aggiungere – come un ingrediente segreto – quel pizzico di unicità che solo il sapere artigiano garantisce.
Vengono in mente certe visioni rinascimentali, quella capacità degli artisti di muoversi su un piano totale, di intersezione delle competenze. È con questo spirito che la storia di Alf si arricchisce incrociando altre strade, in un tempo in cui va affermandosi la cultura del mobile.

Così, come spesso accade, dall’accostamento dei nomi dei fondatori nasce nel 2008 Alf DaFré, un marchio frutto di due visioni uniche, peculiari, unite dalla passione per la materia prima e per la sua lavorazione. Alf è Oliviero Piovesana, «carismatico e solare» che sapeva parlare la “lingua del mondo”. DaFrè invece è Rovilio, «severo e ambizioso, appena ventunenne quando nel 1955 fonda il mobilificio DaFrè». Anime che si incontrano, dopo aver camminato in parallelo – e per tanti anni – lungo i sentieri dell’artigianato. “Algebra” e “passione”, verrebbe da dire. Un perfetto amalgama di sapere industriale e di talento sartoriale, votato al design.



I sistemi e i complementi d’arredo Alf DaFré si armonizzano con le persone che vivono la casa, quel microcosmo in cui coesistono esistenze, affetti, riti individuali e collettivi. In simbiosi con le cucine modulari Valdesign (linea nata nel 2004), la ricerca estetica trova qui la sua piena espressione, in uno spazio in cui la personalizzazione convive con soluzioni inedite e linee di produzione “fatte ad arte”
Un metodo di lavoro capace di interpretare al meglio le potenzialità offerte dalle tecnologie industriali, che ha portato Alf Group a diventare una realtà all’avanguardia nel settore. Oggi il gruppo conta complessivamente 150.000 mq produttivi, distribuiti tra le tre sedi di Francenigo di Gaiarine — sede storica di Alf —, sempre Francenigo, dove sorge il nuovo stabilimento Valdesign nell’area che ospitava l’ex Jesse, completamente riqualificata e operativa da gennaio 2024 con un nuovo showroom di oltre 1.000 mq, e infine Cordignano, sede dello showroom Alf DaFrè.
Un sistema produttivo integrato e tecnologicamente evoluto, organizzato secondo i principi dell’industria 4.0, con processi di programmazione e monitoraggio avanzati in grado di gestire l’intera filiera: dalla materia prima al prodotto finito e personalizzato.


L’impegno nella sostenibilità è un altro fiore all’occhiello del gruppo industriale, che grazie alla razionalizzazione dei processi ha potuto aumentare la produttività mantenendo invariati i consumi di energia. Dal controllo delle emissioni nell’atmosfera all’internalizzazione delle lavorazioni per ridurre il traffico su strada, tutto fa di Alf Group una realtà solidamente proiettata verso il rispetto dell’ambiente e delle generazioni future, chiamate idealmente a coltivare un’idea di qualità che, nell’utilizzo di materiali, chiama in causa il concetto di “durata”, principio cardine del vivere sostenibile.

Le proposte Alf Group, che oggi esporta in oltre ottanta paesi, sono dedicate a tutti gli ambienti della casa, dai sistemi componibili per la cucina agli arredi per la zona giorno e notte con raffinati accostamenti tra le varie collezioni. L’attenzione al design tipica di Alf DaFré ha permesso la collaborazione con figure come quelle di Marcello Ziliani, Gordon Guillaumier, Raffaella Mangiarotti, Marelli & Molteni, Bruna Vaccher. L’ispirazione, a ben vedere, è sempre quella di una casa funzionale e contemporanea, il più possibile armonica, espressione di un modo di abitare in cui la semplicità di forme e linee si sposa con la creatività e la ricerca.

L’antica arte della lavorazione del legno, come nelle migliori storie in cui «il futuro ha un cuore antico» per citare Carlo Levi, si svela nella poderosa collezione messa a punto da Alf nel corso degli anni. Un vero e proprio museo dell’artigianato allestito nelle hall delle loro sedi, ricco di utensili e strumenti che restituiscono il sapore di un’attività nobile e antica, punto di coagulazione di tutti gli slanci odierni.


Guardare al futuro senza dimenticare da dove si è partiti rappresenta, in fondo, il senso di ogni avventura che abbia voglia di non “spegnersi”. Bellezza, funzionalità ed eleganza non sono solo parole in Alf Group, o mere etichette attaccate alle cose che esistono in quanto tali, al di là del percorso che le ha generate. Questi termini vivono, si concretizzano, e acquistano qui un’autonomia che sembravano aver perduto nel ipertrofico mondo della produzione industriale senza anima.
Ginevra Amadio
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