Sospetti, passatempi e amenità. Impressioni di viaggio in Oriente di Giovanni Comisso
Appena arrivato a Tokio, sceso all’albergo. e scritti il proprio nome e cognome, nazionalità e professione sul registro, c’è un signore giapponese che si sente in dovere di mandarvi il proprio biglietto di visita e chiedervi un’intervista. Apparentemente è il giornalista tal di tali, in sostanza un informatore della polizia. Vi tempesta di domande dapprima di carattere politico. quindi di carattere pratico. Avendo dinanzi ...